STIAMO ENTRANDO NEL FAMOSO POT AU NOIR

Cecilia scrive... Equatore Da ieri siamo molto impegnati per il passaggio del famoso Pot au Noir.
Ieri sera il lavoro è stato bestiale perché abbiamo cambiato tre vele nel giro di poche ore dato che non si capiva ancora bene l'assetto del vento , ancora non forte sui 15 nodi ma già con rinforzi fino a 20 nodi.
Alla fine dopo il gennaker e il genoa abbiamo deciso per il solent, l' equivalente di un fiocco tradizionale.

Sul piano fisico queste manovre sono un vero massacro anche perché la barca corre via veloce: questa mattina viaggiava dai 14 ai 20 nodi di velocità; sbandata di 20/25°.

Siamo entrati nel Pot ou Noir a circa 8 gradi di latitudine nord e per circa 20 ore ci saremo dentro. Attualmente siamo in mezzo a due grandi sistemi nuvolosi grazie ai quali abbiamo vento sostenuto fino a 22 nodi, forza destinata però a diminuire proprio perché siamo nel pot ou noir.

A bordo c'è un rumore infernale , la barca è molto nervosa e aggredisce le onde , sbandata sotto vento con i frangenti che entrano sul ponte e nel pozzetto come cascate d' acqua. E' una vera e propria deriva... impossibile restare nel pozzetto.

Nei turni non riesco a dormire più di un’ora e il buffo è che quando mi sveglio credo di aver dormito per ore. I turni sono 24 su 24 , nel senso che ci alterniamo senza orari precisi nelle nostre cuccette.
Appena sei stanco prendi il tuo turno , che varia da mezz'ora a un'ora, due ore fino tre ore di notte.

Stiamo segnando il calendario delle nostre ore di sonno su moduli di un medico francese che ce li ha richiesti per studi sul sonno.
Dalle Canarie cioè da circa 6 giorni siamo con mure a dritta e pensiamo di tenere il bordo fino a dopo l' equatore, con strambata finale per Bahia.

Qui fa molto caldo, il mare è un grande deserto, senza anima viva da quando abbiamo lasciato l'Europa. Abbiamo incontrato soltanto due grandissimi cargo.

Ci sono moltissimi pesci volanti che disgraziatamente cascano sul ponte della barca e muoiono nel tentativo di volare di nuovo in mare.
Senti un tonfo e li vedi agitare furiosamente le ali per fuggire. Io cerco sempre di aiutarli buttandoli subito in mare. 

Poisson volant

Ieri Joe è salito sull’albero per una piccola riparazione alla randa e l'ho fotografato.
A presto Ceci

© Cecilia Carreri • Foto e video © archivio Cecilia Carreri - Contatti - Privacy Policy