LA MONTAGNA VERTICALE DI CECILIA

La montagna mi ha affascinato all’improvviso, in un canale di neve e ghiaccio sulle Alpi, arrampicando sul calcare grigio tra le Dolomiti.

Da allora è stata soltanto l’inseguimento di un sogno: davanti a una parete di roccia, lungo i pendii di neve farinosa, tra le cime più alte del Mondo. Una montagna sempre difficile, una Montagna Verticale, ma vissuta con una profonda gioia nel cuore, in uno stato di grazia.

Montagna Verticale è anche un modo di vivere, è la ricerca delle cose essenziali, pure, quelle più rare e più difficili da conquistare: nel deserto del Ciad, nel granito della California, nelle nevi del Marocco, tra i ghiacciai dell’Himalaia, al Circolo Polare. Alla montagna appartengono gli anni più belli della mia vita, una montagna sempre difficile, sempre verticale, che mi ha condotto alla felicità ma anche alla crisi, alla svolta.

Dietro la montagna ho trovato allora il mare ad attendermi, il grande Oceano: un mare verticale. Contare solo su se stessi significa arrivare a una forma di libertà fisica e intellettuale che offre una gamma di colori, di sfumature, di possibilità senza fine, è magico! Anche se la realizzazione di un progetto può essere difficile o impossibile, questo sentimento di libertà dona una forza interiore potente, Jean Christophe Lafaille.

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