DOPO 17 GIORNI

VIVA L'ITALIA! Dedico la mia impresa agli italiani residenti in Brasile.
Viva l'Italia!

Hanno sparato fuochi d' artificio, gridavano felici, ci salutavano a braccia aperte, un vero trionfo Finalmente la barca si è fermata, il puledro scatenato che tanto aveva corso nell'oceano improvvisamente si è fermato. Ci hanno ormeggiato tra Virbac, UUDS, Sill, Roxy, Bonduelle, i mostri sacri arrivati prima di noi.
Appena ormeggiata la barca, sono saltate a bordo altre persone, mi sono trovata circondata da tantissime persone, ho sentito le prime strette di mano, i primi abbracci, mi hanno trascinato giù dalla barca, ho toccato terra per la prima volta dopo 17 giorni.

E' spuntata fuori la stampa, la televisione, ci siamo visti ancora una volta illuminati a giorno, son partite le interviste.
Quando ho avuto il microfono davanti ho detto poche cose ma importanti, ho detto:
"Sono la prima donna italiana a sbarcare in Brasile con la Jacques Vabre. Dedico la mia impresa a tutti gli italiani che vivono in questo Grande Paese. Viva l'Italia!"

Il mio primo pensiero infatti è andato a tutti quegli italiani che negli anni difficili dei secoli scorsi hanno dolorosamente lasciato l'Europa per cercare fortuna in Brasile. Arrivando in Brasile ho pensato a loro, a quando sbarcavo di notte come me in questo Paese così diverso dall' Italia per cercare un futuro migliore.

Sono molto dispiaciuta di non aver trovato il trimarano di Soldini qui ormeggiato, ci sono soltanto i trimarani francesi, segno ulteriore del grande predominio o monopolio pressochè assoluto dei francesi in queste regate.

Sul pontile una donna di colore brasiliana in costume mi ha offerto dei doni, un altro brasiliano di colore mi ha porto un gran piatto di frutta tropicale, compresa una bevanda molto alcolica tipica del posto.
Ho bevuto avidamente perchè arsa e disidratata dallo stress, con il risultato che in breve ho visto ondeggiare e roteare tutta quella confusione attorno a me... Distrutta!!!

Abbiamo atteso l’alba brindando e festeggiano con i fans di Dunkerque e finalmente verso le 6 di mattina ora locale ci siamo abbandonati in un tassì verso l' hotel. Resteremo qui fino al 25 novembre data della premiazione, poi appena possibile rimetteremo la prua al vento, destinazione Europa-Dunkerque.

Ci aspetta una difficile risalita di nuovo di tutto l' oceano atlantico, con equatore, pot ou noir, Canarie e Azzorre.
Ci aspettano tutte le depressioni del nord atlantico, ci aspetta di nuovo la Manica, le burrasche invernali Il ritorno, in gran parte con venti contrari, sarà molto impegnativo.

La mia Transat non è ancora finita, sarà conclusa soltanto quando potrò rivedere la mia piccola cucciola Billi che tanto fedelmente mi sta aspettando nella nostra casetta in collina, vero e proprio centro della mia esistenza, dalla quale sono partita in tutte le direzioni della mia vita, verso le montagne del Tibet, verso le montagne dell' Oceano, verso le montagne del difficile mestiere di giudice,
a presto per il seguito, cecilia

© Cecilia Carreri • Foto e video © archivio Cecilia Carreri - Contatti - Privacy Policy